Lo scorso 21 luglio si è tenuto, presso il Ministero dei Trasporti, il primo incontro tecnico per la stesura del decreto attuativo che introduce l’obbligo della revisione per le macchine agricole e per le macchine operatrici ai fini della sicurezza per la circolazione stradale e nei luoghi di lavoro, imposto dal Decreto Ministeriale del 20 Maggio 2015 pubblicato in G.U. il 30 Giugno 2015.
All’incontro hanno preso parte il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF), INAIL e tutte le associazioni di categoria, tra cui Confagricoltura, CIA, Coldiretti, Copagri, UNIMA, , CONFAI, FEDERUNACOMA, UNACEA e naturalmente UNACMA.
Come previsto, sono emersi una serie di problematiche tecniche, normative ed operative che hanno immediatamente evidenziato la complessità della stesura del decreto attuativo, non solo a causa della vastità e vetustà del parco macchine da assoggettare a controllo, ma anche a causa degli interessi fortemente contrastanti fra tutti i soggetti della filiera direttamente coinvolti.
Al termine della riunione si è addivenuti alla condivisione e accettazione unanime della necessità che il MIT provveda, nel più breve tempo possibile, alla stesura di un documento di massima sulla base del quale, ciascuna parte avanzerà le proprie proposte e richieste. Queste dovranno, tuttavia, considerare che il termine ultimo per l’entrata in vigore della nuova norma è e resta inderogabilmente il 31 Dicembre 2015, come ribadito e sottolineato dai responsabili dei due Ministeri direttamente interessati MIT e MIPAAF.
Corre però, l’obbligo di segnalare che la possibilità di sottoporre a revisione con “ESITO POSITIVO” tutte quelle macchine alle quali siano state apportate modifiche costruttive nel tempo (cabine, sistemi ausiliari di sterzatura, zavorre, pneumatici, attrezzature fisse ecc.), per le quali era ed è previsto l’aggiornamento del libretto di circolazione, risulta impegnativa tecnicamente ed economicamente. Infatti, attualmente, mancano apposite e specifiche deroghe alle vingenti norme contenute nel Decreto Legislativo 30 Aprile 1992 n 285 (Nuovo Codice della Strada), che UNACMA ha segnalato ed espressamente richiesto.
La nostra associazione ribadisce, quindi, che, indipendentemente dalle decisioni finali che determineranno i requisiti minimi di sicurezza, le modalità di accertamento dei medesimi, nonché i soggetti autorizzati all’espletamento della revisione, i rivenditori e i riparatori di macchine agricole non potranno ulteriormente esimersi dall’acquisizione completa e documentata delle norme e delle competenze tecniche ed operative per effettuare questo tipo di controllo. Tutto ciò sarà necessario per predisporre le macchine non solo, al superamento positivo della revisione stessa, ma principalmente per scongiurare l’evenienza che sia ancora attribuito valore commerciale a macchine che non potranno essere ulteriormente rivendute né utilizzate, nel rispetto delle norme vigenti ed in elusione ai controlli degli organi di vigilanza.