Comunicato Stampa FederUnacoma – 2 agosto 2014
Immatricolazioni di macchine agricole: negativo il primo semestre
Ancora in calo le vendite di trattrici, motoagricole, mietitrebbie e rimorchi sul territorio nazionale. In controtendenza le Regioni Emilia Romagna e Sicilia, che segnano incrementi nelle vendite di trattrici, mentre Lazio e Toscana registrano un passivo superiore rispetto alla media nazionale. Il buon andamento delle esportazioni compensa la crisi del mercato interno e fa prevedere per fine anno ulteriori incrementi della produzione complessiva.
Il mercato italiano delle macchine agricole continua la sua fase negativa, e nel primo semestre del 2014 registra cali per tutte le tipologie di macchine. Le trattrici, che nel consuntivo 2013 avevano chiuso con una flessione dell’1,7%, segnano nel semestre un calo del 4,4% in ragione di 9.819 macchine immatricolate contro le 10.267 del primo semestre 2013. Le trattrici con pianale di carico (motoagricole), che a fine 2013 segnavano un calo del 16,7%, registrano nella prima metà dell’anno un ulteriore calo del 7,6%; le mietitrebbiatrici (+13,9% nel 2013) segnano un pesante passivo (-29,4%) ed anche i rimorchi (-5,7% a fine 2013) restano in territorio negativo (-1,3%). I dati – elaborati dalla federazione dei costruttori italiani FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti – fanno dunque prevedere un consuntivo 2014 ancora in negativo, dopo sei anni di crisi caratterizzata da un costante decremento delle vendite legato alle difficoltà economiche delle imprese agricole che riducono i propri investimenti per l’acquisto di macchine ed attrezzature nuove. I riscontri sulle vendite a livello regionale evidenziano, in taluni casi, andamenti differenti rispetto alla media nazionale: per quanto riguarda le trattrici, in Emilia Romagna si registra nel semestre una crescita del 2,4%, in ragione di 1.090 macchine immatricolate, e in Sicilia una crescita del 7,3% (658 macchine); cali più contenuti rispetto alla media nazionale si hanno in Veneto (-1,8%, per 1.063 macchine) e in Campania (-0,4%, per 470 macchine), mentre peggiore rispetto alla media nazionale sono i dati relativi al Lazio, che chiude la prima metà dell’anno con un passivo del 16,9%, a fronte di appena 502 trattrici vendute, e la Toscana, che segna un passivo anch’essa del 16,9% (544 trattrici). La grave crisi del mercato nazionale non impedisce tuttavia una crescita della produzione, legata all’incremento della domanda sui mercati esteri e quindi alle esportazioni. L’industria italiana delle macchine agricole, che nel 2013 ha registrato un fatturato pari a 7,7 miliardi di euro (+3,3% sul 2012), si prevede chiuderà l’anno con ulteriori incrementi di produzione così come lascia prevedere l’andamento dell’export. Dopo aver ottenuto nel 2013 una crescita complessiva delle esportazioni del 5,8%, nei primi quattro mesi dell’anno in corso l’industria italiana – secondo i dati Istat sul commercio estero – ha conseguito ulteriori incrementi: +3,4% in valore per le trattrici (539 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo 2013, e +4,6% per le altre macchine ed attrezzature agricole (1 miliardo e 89 milioni di euro).