Siamo Leader mondiali (produzione e know-how) nel settore della meccanizzazione per vigneto e frutteto.
Ma non abbiamo una manifestazione in campo che esalti in campo internazionale, questo enorme prestigio.Come mai ?
A Fiumana di Predappio i giorni 21 e 22 giugno si è svolta ENOVITIS l’annuale dimostrazione in campo legata alle macchine da vigneto/frutteto , organizzata dal Simei ed Unione Italiana Vini così come l’omologo salone invernale di Rho.Niente da dire,con la presenza di moltisssime aziende e di quasi tutti i Costruttori italiani e stranieri di trattrici specialistiche ( tranne John Deere e Claas che, guarda caso nel settore hanno una presenza marginale). Quasi tutte le trattrici (oltre alle attrezzature specifiche per le operazioni per i vigneti) sono di produzione italiana. DOC come di dice !
Siamo i primi la mondo nei numeri di produzione e nella tecnologia. Sono interventuti molti clienti italiani da molte regioni ed è un buon segnale in un’annata molto difficile.
Ma mancavano i visitatori/clienti stranieri ( almeno io non ne ho visti). In un’altra nazione non sarebbe successo e si sarebbe fatto di tutto per farlo.Infatti i francesi con ilSITEVI di Montpellier sono riusciti a farne una manifestazione europea e non solo pur non producendo macchine specifiche. Perchè in Italia non si riesce a farlo ? Abbiamo due realtà fieristiche di livello internazionale. L’EIMA e Fieragricola a cui si aggiunge Enovitis.Nessuna di queste Fiere, a livello di specializzazione di trattrici per vigneto e frutteto riesce a creare un’evento specifico per farlo diventare INTERNAZIONALE. .Certo l’Eima è un’importante manifestazione europea ma ogni due anni si deve difendere. a dentri stretto, dal SIMA di Parigi e soprattutto da Agritecnica di Hannover che ci sovrastano a livello di immagine ,a livello di numero di espositori e di visitatori internazionali.
Tre Enti fieristici italiani si “scannano” per fare manifestazioni nel settore dell’agricoltura che , pur con uno sforzo organizzativo lodevole, devono confrontarsi con importanti ( e ripetuti) investimenti economici da parte dei Costruttori . In un mercato Italiano in forte flessione.
Credo che sia una riflessione dovuta. Sperando almeno che a qualcuno possa essere stimolato a pensarci un pò-