La Commissione Europea, preso atto della posizione del Consiglio e soprattutto delle proposte di modifica del regolamento votate il 15 settembre scorso dal Parlamento, ha stabilito, su richiesta dell’europarlamentare Elisabetta Gardini, relatrice sull’intera questione delle macchine non-stradali, di accogliere le richieste dei costruttori di una normativa ad hoc.
“Questi ultimi sviluppi sono promettenti per le nostre industrie – ha commentato Massimo Goldoni – perché riconoscono le esigenze specifiche dei costruttori di trattori specializzati, macchine sulle quali non possono essere applicati i voluminosi dispositivi antinquinamento che la Commissione Europea, nella proposta iniziale di Regolamento, aveva previsto in modo indistinto per tutte le macchine non stradali”. “Sono certo che il nuovo testo – ha aggiunto Goldoni – disporrà anche una tempistica più ragionevole per consentire alle industrie costruttrici di sviluppare soluzioni tecnologiche che non debbano stravolgere l’attuale struttura e la funzionalità delle macchine”.
“La questione dei trattori stretti è seguita con grande attenzione dai produttori agricoli – ha aggiunto Gianluca Cristoni – perché le lavorazioni nei filari e nei vigneti possono essere fatte solo con macchine estremamente compatte, e non certo con mezzi resi più grandi e ingombranti proprio da una rigida applicazione della norma”.
Piena sintonia, dunque, tra costruttori di trattori e produttori agricoli, testimoniata anche dall’interesse che sta suscitando nel pubblico la mostra dal titolo “Trattori stretti, un’eccellenza italiana”, allestita proprio nell’ambito di Agrilevante, nella quale sette esemplari di macchine per vigneto e frutteto prodotte da importanti case costruttrici italiane – collocate all’interno di una scenografia che riproduce i filari di vite con tendoni protettivi tipici degli impianti presenti nel Mezzogiorno – vengono esposte per evidenziare le dimensioni e le funzioni specifiche che queste macchine debbono mantenere per operare efficacemente.

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