Nel mercato che cala ancora, le quote diventano ancora più importanti per i vari manager del settore. Con i volumi generali che si riducono anno per anno, gli obiettivi dei Costruttori tentano di divendere con tutte le “forze” le posizioni” sul mercato, che “tranquilizzano” i vari Big Boss. Si rischia però di rendere la strategia del “giorno per giorno” l’unica utilizzabile per raggiungere obiettivi che salvaguardino le politiche commerciali. Quindi anche nel 2014 , vedendo le immatricolazioni registrate da Unacma Report ( solo Ufficiose  perchè l’ipocrisia delle legge vigenti non lo permette) c’è chi vince e chi perde. Tra i primi New Holland (al 25% + 2% sul 2013) Landini (secondo con il 9.4%),leggeri cali o stabili gli altri principali marchi con Kubota, che limita al 3,7%  la sua vorticosa crescita. Ma la vera “perdente dell’anno” è la Johnn Deere che crolla al 8,4% lasciando di colpo la seconda posizione e ritornando sotto il livello del 2010. Le motivazioni di ciascuna performance sono abbastanza chiare ma sono le reti distributive che beneficiano in senso positivo o negativo di queste performance, essendo fortemente legati alle attività o alle strategia (talvolta sbagliatissime) del Costruttore di riferimento.

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