La settima edizione del Contoterzista Day per la prima volta approda nell’head quarter di un costruttore di attrezzature e raccoglie l’adesione di 500 agromeccanici. Mirco Maschio: “Categoria strategica. Investiamo su chi innova”

“Siamo orgogliosi del fatto che la categoria degli agromeccanici sia approdata a casa Maschio Gaspardo e che, per la prima volta, il Contoterzista Day venga ospitato da un costruttore di attrezzature come noi siamo”.

Con queste parole Mirco Maschio, insieme al fratello Andrea, alla guida del gruppo Maschio Gaspardo, ha dato il la alla settima edizione del Contoterzista Day realizzato a Campodarsego (Pd) nello stabilimento della società, in collaborazione con Edagricole e, ovviamente, con Cai-Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani.

Un’iniziativa che conferma un notevole appeal e un seguito di valore assoluto, con circa 500 agromeccanici ad ascoltare le ultime novità del settore e a rimarcare per voce del presidente Cai, Gianni Dalla Bernardina, la necessità di avere un inquadramento preciso e la possibilità, a oggi ancora preclusa, di accedere ai fondi dei Piani di sviluppo rurale.

Ma anche un punto di incontro con diversi contenuti, l’occasione per rimanere informati e tornare nelle proprie aziende con qualche ‘dato’ da digerire.

E se, come ha ricordato, Roberto Guidotti, della segreteria tecnica Cai, “i dati sono il petrolio del futuro” e ” il tempo del foglietto dove annotare i consumi di gasolio e le ore di manodopera è finito”, il Contoterzista Day ha confermato di essere un’ottima occasione di raccolta di informazioni e di messaggi tecnico-politici.


Revisione, decreto attuativo a un passo

I protagonisti della tavola rotonda del 7° CT Day. Da sinistra a destra: Gianni Dalla Bernardina, Giuseppe Pan, Albano Agabiti, Roberto Rinaldin e Alessandro Malavolti

pronto – rimarca Malavolti – e ha già avuto l’assenso del Ministero delle Politiche agricole. Ormai aspettiamo solo il via libera definitivo del Ministero dei Trasporti, che a quanto ci risulta dovrebbe essere imminente. Ci abbiamo messo tre anni ma a questo punto dovremmo essere davvero a un passo. Certo, con i numeri di macchine che si dovranno revisionare, sarà comunque necessaria una proroga per regolarizzare la posizione delle macchine più vecchie”. Sulla stessa lunghezza d’onda Rinaldin che aggiunge “il via libera è necessario e il mondo delle officine certificate è da tempo pronto a rispondere alle esigenze del settore”.

Fatturazione elettronica, si parte

Ma il Contoterzista Day è stato anche l’occasione per Alessandra Caputo, commercialista e membro del Comitato scientifico di Edagricole/Terra e Vita, di rimembrare al mondo degli agromeccanici l’imminente partenza della fatturazione elettronica, obbligatoria dal 1° gennaio 2019 praticamente per tutto il settore. “Bisogna essere pronti o a livello di singola impresa o tramite intermediari di fiducia. La fatturazione elettronica ha alcuni dettami ben definiti che i contototerzisti devono conoscere, consci del fatto che non è sufficiente salvare un file nel proprio computer per essere in regola. In questo ambito il ruolo delle Associazioni provinciali, come intermediario, può essere significativo”.

 

 

 

 

Assicurazioni, sanati gli ultimi tre anni di contribuzione pubblica

Altra novità, recentissima, arriva da Francesco Martella agronomo, al vertice del Cesar e impegnato nella gestione dei rischi. “Proprio ieri a livello centrale sono stati sanati i ritardi statali per quanto riguarda la contribuzione pubblica nelle coperture assicurative in agricoltura. Con un pagamento di oltre 500 milioni di euro, l’amministrazione ha coperto le annualità 2015, 2016, 2017 e parte del 2018, presentandosi in regola per proporre le novità del prossimo anno. Fra queste la polizza sperimentale a copertura dei mancati ricavi, opzione che deve interessare anche il mondo degli agromeccanici, da sempre a stretto contatto con l’impresa agricola e con gli aumentati rischi (climatici e non) che questa corre”

 

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‘Smartagromeccanico’

“Comunque la si veda il contoterzista deve continuare a evolversi. Deve diventare smart” –

evidenzia Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia – inteso nel senso più ampio e positivo del termine: intelligente, sveglio, furbo, aperto e brillante. Deve innovare, pensando più alla conoscenza che all’acciaio delle macchine. Essere in rete e nello stesso tempo essere propositivo, come nel caso dei rapporti con l’agricoltore per la realizzazione di contratti di filiere. E, con una piccola provocazione, deve decidere se avere un approccio cinese o tedesco al lavoro. io credo che per tipologia sia preferibile questa seconda opzione dove la conoscenza e l’organizzazione sono centrali”.

L’intesa con Coldiretti

Dalla Bernardina non molla su inquadramento e accesso ai Psr: “Continuiamo a investire e a essere ritenuti strategici: abbiamo fatto passi avanti, ma ancora ci mancano i tasselli fondamentali. Con il protocollo d’intesa siglato l’anno scorso con Coldiretti qualcosa si è mosso va vorremmo riuscire a chiudere il cerchio”. Una richiesta che trova la sponda di Albano Agabiti, consigliere nazionale di Coldiretti: “Da tempo non siamo più la controparte, ma degli alleati. Siamo sulla stessa barca, abbiamo le stesse esigenze e crediamo che i contoterzisti possano aiutare ad aumentare la qualità dei prodotti, aspetto al quale teniamo particolarmente. Mancano gli ultimi passaggi, ma sono convinto che il percorso intrapreso e l’intesa sottoscritta vadano nella giusta direzione”.

Attenzione all’autonomia regionale

“In effetti – sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura del Veneto Giuseppe Pan – noi avevamo inserito una misura ad hoc per le imprese agromeccaniche nel Psr, puntualmente bocciata dall’Unione europea. Ci riproveremo perché riteniamo i contoterzisti strategici. Certo abbiamo bisogno di un’autonomia maggiore. Per questo siamo molto preoccupati per le indicazioni che emergono sulla nuova Pac e su una possibile ricentralizzazione a livello nazionale delle decisione. Siamo molto contrari a queste ipotesi e speriamo che i territori possano continuare a decidere le proprie politiche”.

Fonte: Terra e vita

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