Editoriale di Gianni Di Nardo
Quando incontrai Carlo Zamponi e Luca Marchegiani nel dicembre 2010 per parlare di UNACMA, non pensavo che le cose si sarebbero sviluppate f no a farmi scrivere, in veste di nuovo Segretario Generale, questo editoriale. Ovviamente ringrazio Presidente, giunta e consiglio della f ducia che mi hanno dimostrato e saluto gli associati mettendomi a disposizione per qualunque loro necessità.
In quest’anno appena trascorso ho potuto constatare che poche persone hanno lavorato la notte, il Sabato e la Domenica, hanno fatto viaggi, sostenuto spese personali o aziendali, con il solo unico interesse di FARE GRANDE l’UNACMA. Per fare grande l’UNACMA non è suff ciente però che poche persone parlino con i ministri, i sottosegretari, i presidenti delle associazioni della f liera, incontrino aziende, enti fiera, direttori dei Media, organizzino eventi, ecc. e stabiliscano tutto quello che c’è da stabilire. Cosa fare, quando farlo, con chi farlo, dove farlo e soprattutto con quali soldi.
Un’associazione, per essere grande, deve avere tanti associati, deve vederli attivi sul proprio territorio e nelle relazioni con la sede e non è possibile che 4 o 8 o 12 persone facciano tutto quello che c’è da fare. Se partiamo da questo presupposto si capisce perché l’obiettivo primario di quest’anno sarà quello di costituire, dove non ci sono, delle ACMA provinciali o regionali, e dove già esistono dargli energia e pro-attività (per non fare di una ACMA territoriale una associazione che, ad esempio, esista solo per realizzare una f era locale).
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