Il 15 maggio 2019, oltre cento persone hanno partecipato al TAO – Tractor Agricultural Observatory, ideato ed organizzato anche quest’anno da Maurizio Sala.
Quest’anno l’incontro verteva sul tema “Vendere e assistere trattori e implement nell’era dell’e-commerce”.
La Sala Respighi, all’interno del centro dei congressi VeronaFiere ed in occasione dell’Automotive Dealer Day, ha accolto tra i partecipanti concessionari, costruttori ed altri soggetti che operano, anche trasversalmente, nel nostro mondo oltre a molti giornalisti.
Maurizio Sala ha introdotto l’argomento del giorno con la sua consueta verve, e Vanni Ferrari (del gruppo SDF) ha illustrato come la sua azienda si stia preparando, ma in effetti ha già iniziato la sperimentazione, all’utilizzo del web. Cristiano Spadoni di IMAGE LINE-MACGEST si è spinto sulle grandi potenzialità del web, dell’e-commerce ma anche e soprattutto sull’utilizzo dei dati che si raccolgono; il suo “animo poetico” è trasparito anche stavolta. Massimiliano Zubelli di Arbos Group ha precisato come la “giovane realtà” del mondo dei trattori sia già nata in era digitale e pronta alle sfide telematiche dell’Agricoltura 4.0.
Roberto Rinaldin (il nostro presidente e titolare della Rinaldin Group) si è concentrato sugli aspetti caratterizzanti le attività della nostra associazione che con il mondo digitale è in prima linea, non molto, ancora, per l’e-commerce ma per la proposta e l’applicazione delle tecnologie satellitari, relative ai droni ed alla raccolta dei dati e assistenza informatica alla clientela.
Ha concluso gli interventi singoli Peter Baratelli di Claas Agricoltura, unica azienda commerciale in Italia di diretta proprietà del costruttore, che ha spiegato come loro si sono posti nei confronti di una agricoltura in forte mutazione e nel grande bisogno di tecnici che (ndr come diciamo da anni nel Mech@griJOBS) non si trovano.
A conclusione dei singoli interventi c’è stato un breve dibattito, sempre condotto da un Maurizio Sala con ottima grinta, che si è interrotto sulla domanda di Roberto Rinaldin: visto che i costruttori continuano a farci vedere i loro bilanci con utili netti molto interessanti, dei quali siamo ben lieti, e visto che dall’indagine condotta per noi da Format Research gli utili netti sono più vicini allo zero che all’uno per cento, non sarebbe il caso che i costruttori ci aiutassero soprattutto su 3 temi importanti?
- COSTO DELLA MANODOPERA. Chidiamo da tempo una diffusa campagna dei costruttori verso l’utenza, per far capire che se non paghi la manodopera almeno 45 €/h è molto probabile che sarai servito da aziende che non hanno Conoscenza delle leggi, Competenza nelle operazioni da eseguire e Capacità di eseguirle. Sarebbe un’operazione a costo quasi zero per i costruttori, d’immagine per tutti, farebbe diventare l’officina un centro di costo che produce reddito aziendale e spingerebbe la forza del Network Unacma Roc.
- COSTO DELLA FORMAZIONE. Ad oggi le concessionarie e le officine che vogliono accrescere la loro professionalità frequentano corsi a loro spese, ma anche quando si recano presso i costruttori per fare corsi di aggiornamento e di informazione sulle nuove macchine sono proprio gli utenti di questi corsi a dover pagare ai propri fornitori gli stessi corsi (oltre alle spese di trasferta, vitto e alloggio). Questa regola, secondo noi, dovrebbe cambiare.
- COSTO DEL MATERIALE PUBBLICITARIO. E’ vero che ogni concessionario gestisce il materiale pubblicitario secondo le proprie esigenze, credenze ed opportunità. Ma è proprio indiscutibile il fatto che l’azienda costruttrice debba VENDERE il materiale pubblicitario al concessionario?
Ecco queste “piccole cose”, che nei bilanci delle aziende costruttrici inciderebbero lo zero vorgola, al concessionario potrebbero addirittura “raddoppiare” lo zerovirgola di utile netto. Ed il beneficio sarebbe in primo luogo dei loro fornitori. Questa, speriamo, sia la base di analisi che costruttori e concessionarie possano dibattere in futuro in specifici incontri.
Anche quest’anno TAO è stato un successo ed un’ottima occasione in cui i dealer colloquiano con i costruttori senza competizione ed in maniera costruttiva.