La scorsa settimana si sono susseguiti una serie di messaggi dei nostri colleghi del Climmar.
Ve ne riportiamo una sintesi:
OLANDA: La situazione si sta deteriorando in questo momento senza alcun miglioramento per il prossimo futuro. La crisi finanziaria nel 2008 è stata dura, questa lo sarà di più perché minaccia anche la nostra salute e le vite dei nostri cari. Nel mio paese, i Paesi bassi, oggi il governo olandese, ha annunciato che tutte le aziende olandesi potranno ritardare il pagamento delle tasse per tre mesi, che il governo coprirà il 90% degli stipendi degli impiegati che non possono continuare il loro lavoro a causa del virus, le aziende più colpite riceveranno 4.000 euro – le piccole imprese non dovranno pagare i loro mutui per 6 mesi.
FRANCIA: Volevo solo condividere con voi la nostra solidarietà in questo momento particolarmente difficile in ITALIA. Spero che voi e famiglie stiate bene e che i vostri membri possano far fronte alle conseguenze economiche del coronavirus. In Francia sentiamo anche crescente preoccupazione e speranza che i nostri leader politici saranno in grado di prendere le giuste decisioni senza lasciarsi prendere dal panico. Tutto il personale SEDIMA lavora a casa. I nostri membri stanno cercando di organizzarsi per trovare il giusto equilibrio tra fornire servizi di riparazione e pezzi di ricambio agli agricoltori e non esporre i dipendenti al COVID 19.
GRAN BRETAGNA: Vi auguriamo tutto il bene possibile ed una pronta guarigione da questo problema della pandemia. Il Regno Unito pian piano ha capito che doveva recuperare terreno e vengono segnalate misure più adeguate. Il governo ha annunciato una serie di misure per aiutare le imprese a far fronte alle conseguenze finanziarie provocate delle misure adottate per rallentare la diffusione di Covid-19. CBILS (Schema di prestito per interruzione dell’attività commerciale di Coronavirus) supporta una vasta gamma di strumenti di finanziamento aziendale tra cui prestiti a termine, scoperti di conto, finanziamenti patrimoniali e fatture. Questo è probabilmente il più radicale e senza precedenti degli schemi annunciati dal governo fino ad oggi. Secondo il Coronavirus Job Retention Scheme (schema di conservazione), tutti i datori di lavoro del Regno Unito saranno in grado di accedere al supporto per continuare a pagare parte dello stipendio dei propri dipendenti che altrimenti sarebbero stati licenziati durante questa crisi.
SVIZZERA: Ti auguro molta forza in questa situazione di crisi. Stiamo andando velocemente nella stessa direzione.
SLOVACCHIA: È estremamente difficile pensare a quello che state passando. A nome della Slovacchia e dell’associazione slovacca AGRION, vogliamo incoraggiarvi e darvi energia positiva. Non vediamo l’ora di lavorare insieme in tempi migliori, che speriamo, siano il prima possibile. Vi auguriamo tanta salute, forza e fortuna, affinché tutti in Italia possano superare e tornare alla vita normale il prima possibile.
BELGIO: i nostri uffici sono chiusi e stiamo lavorando da casa, ma riceviamo molte domande sulla situazione attuale. I rivenditori chiedono se possono ancora lavorare, quali documenti servono quando vanno da un cliente, se possono attraversare il confine … Ogni giorno proviamo ad aggiornare i rivenditori delle ultime normative, misure, … via email.
Dato che l’agricoltura e qualsiasi servizio a supporto dell’agricoltura è visto (e confermato dalla legge) come un “settore cruciale”, i nostri rivenditori possono ancora lavorare, anche nei fine settimana e nella sede del cliente. Tuttavia lavorano a porte chiuse, nessun contadino è autorizzato all’interno del magazzino o officina. Negozi di ricambi e showroom, … Sono chiusi. Gli agricoltori possono ordinare pezzi di ricambio telefonicamente o per e mail e gli ordini vengono preparati e collocati all’esterno dell’officina per il ritiro. Viene svolto solo il lavoro urgente, esami (annuali), ispezioni, … sono rinviati.
GERMANIA: in Germania la situazione non è poi così grave, le aziende sono ancora impegnate nella vendita di materiale a clienti professionali (è vietato ai privati) e possono svolgere lavori di manutenzione (consentiti a tutti i clienti). Esistono molti strumenti giuridici di flessibilizzazione per le imprese. I massimi problemi non sono ancora stati raggiunti, siamo due settimane dietro l’Italia speriamo che non diventi così terribile.
A questo punto vogliamo aggiungere il messaggio che il presidente del Climmar Erik Hogervorst ha rivolto a tutti i rivenditori di macchine agricole europei
Cari Membri del Climmar e Rivenditori,
in questo periodo in cui il coronavirus si sta diffondendo in tutto il mondo, vediamo le nostre vite cambiare, la nostra comunità in difficoltà, e la nostra economia in una situazione critica.
Ci rendiamo conto di quanto fragili siamo in questo mondo. La crisi finanziaria nel 2008 è stata dura, questa lo sarà di più perché minaccia anche la nostra salute e le vite dei nostri cari.
Vediamo Nazioni prendere e seguire le proprie decisioni, in autonomia. Cediamo all’istinto di chiudere i confini quando il virus li ha già valicati. Commentiamo le decisioni altrui, quando dovremmo preoccuparci delle nostre. Ad ogni modo conservo il rispetto per i nostri leader, chiamati a prendere le più ardue decisioni della loro vita per il bene di noi tutti.
L’Europa è in crisi, il mondo è in crisi, e solo uniti potremo uscirne. Due mesi fa pensavamo fosse una crisi che riguardava la Cina. Due settimane fa, pensavamo fosse una crisi Italiana. Ora sappiamo che si tratta di una crisi mondiale. Viviamo così vicini e le nostre vite sono così connesse che dobbiamo considerarlo un caso internazionale. Non possiamo pensare che questo virus non ci riguardi, arriverà e dobbiamo farci trovare pronti.
I governi possono dettare regole ma noi, persone, siamo chiamati a fare la differenza.
Dobbiamo tutti vivere attenendoci ai provvedimenti riguardanti salute e sicurezza. Dobbiamo limitare il contatto sociale al minimo, continuando a dare supporto alle persone che ne hanno bisogno. Dobbiamo continuare a far muovere l’economia per quanto possibile, nonostante le restrizioni che stiamo affrontando. Tutto ciò per uscire da questa situazione e riprendere in mano le nostre vite, il nostro lavoro, le nostre aziende. Dobbiamo uscire da questa crisi ponendo al primo posto la salute delle persone.
Capisco che in qualità di Presidente del Climmar non è compito mio commentare un tale accadimento, ma credo che tutti quanti, come persone, abbiamo l’obbligo di affrontare questa crisi insieme. Allo stesso tempo, in qualità di rivenditori, dobbiamo aiutare gli agricoltori nel continuare il loro lavoro.
La primavera sta arrivando e i raccolti stanno crescendo. Abbiamo bisogno di trovare un modo per far si che i nostri dipendenti continuino il loro lavoro in salute ed in sicurezza. Essendo nella maggior parte dei casi impossibilitati dal lavorare da casa, devono poter tornare a lavorare sui macchinari e nei campi sentendosi sicuri nel rientrare la sera a casa. Possiamo fare ciò fornendogli dispositivi di protezione personale e dimostrando che ci preoccupiamo.
Mettere l’economia al secondo posto è difficile. Tutta questa situazione causa gravi problemi ai mercati ed alle aziende. Siamo così forti finanziariamente per fronteggiare tutto ciò? Saremo in grado di tenerci i nostri lavori? Tutte domande molto urgenti ed allarmanti, che nel futuro prossimo non trovano una risposta certa. Abbiamo bisogno che i nostri governi ci supportino per la nostra sopravvivenza sia per il futuro prossimo così come nel lungo periodo visto che l’impatto del corona virus porterà una crisi che accuseremo a lungo. Abbiamo bisogno del supporto delle associazioni nazionali di settore per difendere i nostri interessi con la comunità europea in primis, e con i governi nazionali affinché ci aiutino per la nostra sopravvivenza.
Fortunatamente notiamo che l’EU sta stanziando fondi per supportare le aree più colpite. Vediamo governi sostenere aziende provando ad evitarne il fallimento.
Nel mio paese, i Paesi bassi, oggi il governo olandese, ha annunciato che tutte le aziende olandesi potranno ritardare il pagamento delle tasse per tre mesi, che il governo coprirà il 90% degli stipendi degli impiegati che non possono continuare il loro lavoro a causa del virus, le aziende più colpite riceveranno 4.000 euro – le piccole imprese non dovranno ripagare i loro mutui per 6 mesi. Sarebbe bello sapere che tutte le Nazioni incentivino iniziative per aiutarci a vicenda.
Non posso affermare che saremo meno colpiti economicamente solo perché il bisogno alimentare delle persone rimarrà immutato. Sarà un anno difficile per ognuno di noi, ma al momento non riesco ad immaginare un settore migliore della Meccanizzazione agricola. Il futuro dell’agricoltura!
Auguro a tutti voi la forza e la necessaria fortuna in questi tempi incerti, ma sono convinto che li supereremo!
Erik