Il  giorno 20/3 abbiamo condotto una rapida indagine presso alcuni concessionari su alcuni temi conseguenti all’epidemia Coronavirus. Questa data segna un elemento storico perché sappiamo che ogni giorno che passa la situazione cambia, si evolve e quindi una simile indagine proposta oggi o fra dieci giorni potrebbe dare risultati anche molto diversi. Per brevità abbiamo dato un riassunto delle risposte:

1 SALUTE: come state voi, le vostre famiglie e collaboratori?

44 hanno risposto che stanno bene mentre uno ha un dipendente infettato

2 OPERATIVITÀ: state continuando sempre a ritmo ridotto osservando tutte le precauzioni?

25 stanno continuando l’attività, 16 continuano ma a ritmo ridotto, 4 hanno proprio chiuso.

3 PERSONALE: quante risorse in Percentuale avete al lavoro? Le risorse che rimangono a casa attualmente le avete messe in ferie?

2 aziende completamente aperte, 2 aziende con cassa integrazione . Tutte le altre con 10/20/50/70% in ferie

4 SMART WORKING: siete riusciti a far lavorare qualche commerciale o amministrativo da casa?

6 si, 17 no    Molti lamentano il fatto che nella loro zona non ci sono linee adeguate alla trasmissione dati, 22 parzialmente. Commerciali con poco successo, gli amministrativi tendenzialmente no.

5 CASSA INTEGRAZIONE: avete fatto l’apposita domanda

8 hanno detto di si, alcuni dicono che probabilmente la chiederanno, 10 vorrebbero non richiederla sperando che le cose migliorino velocemente

6 RACCOLTA ORDINI CLIENTI: siete riusciti a concretizzare qualche commissione di vendita via internet o in altro modo?

15 hanno detto di si, 10  hanno detto no assolutamente, tutti gli altri lamentano una quasi  assoluta mancanza di ordini.

7 SITUAZIONE FINANZIARIA: avete programmato i prossimi 2-3 mesi quando presumibilmente le nostre aziende risentiranno dell’interruzione del ciclo operativo?

8    hanno risposto si, 8    hanno risposto no, tutti gli altri sono molto preoccupati perché la liquidità entro giugno finirà e nei mesi successivi non saranno previsti incassi non avendo acquisito ordini. Si pensa a cali di fatturato che vanno dal 30% fino al 90%. Le banche non hanno ancora disposizioni dall’alto, mancando al momento la garanzia dello stato per gli eventuali prestiti o sforamenti,  I fornitori potrebbero essere quelli che dovrebbero dare disponibilità nel rimandare i loro incassi, ma al momento non danno risposte (qualcuno autonomamente si è dichiarato di spostare i pagamenti di 30gg. I clienti, ovviamente, faticano o approfittano del momento, dilazionando ulteriormente i loro impegni. C’è grande incertezza

8 ACCORDI: avete iniziato a dialogare con banche e fornitori per gestire una eventuale crisi finanziaria?

20  dicono di no, 14 dicono di si, tra gli altri alcuni disdicono le prenotazioni di materiale, alcuni trattano con i fornitori per rimandare i pagamenti dell’invenduto.  Il problema per tutti sono le banche che non danno risposte se non chiedendo tassi molto alti. L’ideale sarebbero dei finanziamenti a tasso zero garantiti dallo stato.

9 SANIFICAZIONE: vi siete organizzati per un eventuale obbligo o vostra autonoma scelta di sanificare i luoghi di lavoro?

32 dicono di si, 10 dicono di no, altri sono incerti ed aspettano indicazioni precise dai comuni o dalle associazioni degli artigiani. Probabile detraibilità di questi interventi.

10 PREOCCUPAZIONI: da 1 a 10 quanto siete preoccupati per le sorti delle nostre aziende?

La preoccupazione media è molto alta e corrisponde a 7,6.

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