Il comunicato stampa appena ricevuto da FederUnacoma e dal suo presidente Massimo Goldoni rende nota una problematica ormai latente ma mai spenta sul futuro delle prossime EIMA e della sede storica di Bologna. Il “forte grido” di sollecitazione rivolto all’Ente Fiera  per  decidere sui miglioramenti e sugli investimenti  richiesti sulle strutture bolognesi evidenzia che potrebbe essere in dubbio la conferma della sede dell’EIMA nel prossimo futuro. Nei scorsi anni il nome di Milano era emerso più volte come alternativa ma oggi sembra riproporsi  se non si troverà un’accordo tra le parti. D’altronde che l’Ente fieristico Bolognese si trova in difficoltà anche con l’edizione del Motorshow di quest’anno con probabile rinvio. Speriamo che l’invito di Goldoni rivolto agli Amministratori bolognesi :” venite ad Hannover per vedere come ci si deve organizzare per avere un’evento italiano all’altezza del settore produttivo italiano della meccanizzazione agricola che è tra i primi al mondo,” vada a buon fine
Comunicato stampa FederUnacoma 4 novembre 2015
Goldoni su EIMA: “per decidere bastano tre giorni”
 
Il presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni interviene sui ritardi nell’approvazione del piano di rilancio del quartiere fieristico. L’esposizione dell’EIMA vorrebbe rimanere a Bologna ma ha bisogno di risposte rapide. A fine settimana si apre l’Agritechnica di Hannover – dice Goldoni – e vorrei che tutti coloro che hanno potere decisionale sulla Fiera venissero a vedere gli standard dei nostri diretti concorrenti.
 
“BolognaFiere chiede altri tre mesi di tempo per decidere sul piano di rilancio; noi pensiamo bastino solo tre giorni. Fra tre giorni, infatti, si apre ad Hannover l’Agritechnica, l’esposizione internazionale delle macchine agricole che è la concorrente diretta della nostra EIMA, e sarebbe sufficiente una visita in Germania per capire come stanno le cose e approvare urgentemente il piano per il quartiere fieristico bolognese”.
Con queste parole il Presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni commenta la situazione d’incertezza nella quale versa la fiera, e il clima di tensione tra gli azionisti che mette a rischio il futuro dell’EIMA, una rassegna che costituisce il punto di forza del calendario fieristico della città capoluogo (la prossima edizione è fissata a Bologna dal 9 al 13 novembre 2016), ma che senza investimenti per l’ampliamento e la riqualificazione delle strutture non potrà più competere a livello internazionale con i maggiori eventi di settore.
Ad oggi, l’Agritechnica può contare su un quartiere fieristico di un milione di metri quadrati, quindi tre volte più grande di quello di Bologna; può vantare strutture architettoniche d’avanguardia, contro i padiglioni bolognesi che – ad eccezione di alcune strutture più recenti – risalgono agli anni Sessanta; e può avvalersi di un sistema viario e logistico che rende facile l’accesso alla fiera, a differenza di quanto accade a Bologna con i blocchi sulla tangenziale e l’insufficienza dei parcheggi. Senza un miglioramento complessivo del “sistema Fiera”, insomma, la prestigiosa rassegna della meccanica agricola rischia di perdere attrattiva per gli espositori e per il pubblico.
“A fine settimana sarò ad Hannover per ragioni istituzionali giacché sono presenti alla rassegna tedesca ben 400 aziende italiane del settore che rappresentiamo – aggiunge Goldoni – e vorrei che i membri del Consiglio d’Amministrazione di BolognaFiere, e le autorità politiche che hanno potere decisionale sulle questioni relative alla Fiera, venissero con me e vedessero di persona come sono attrezzati i nostri concorrenti diretti”.
“Abbiamo detto in ogni occasione che vorremmo  l’EIMA restasse a Bologna, e so che il Presidente della Fiera Duccio Campagnoli si sta adoperando per sbloccare la situazione – conclude Goldoni – ed ora aspettiamo risposte non solo concrete ma anche rapide, perché i grandi eventi hanno bisogno di una programmazione a lungo termine e il 2018 è davvero dietro l’angolo”.
 
Roma, 4 novembre 2015
 
 

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